Marcella Masia - Il Percorso di una Artista

Biografica: introduzione alla mia arte

Sono cresciuta in una casa enorme, dove ogni spazio doveva essere riempito. In quelle stanze cercavo di tenere tutto in ordine, per ospitare i personaggi arrivati da lontano, che avevano faccende complicate da risolvere. Offrivo loro ospitalità, e in cambio loro mi raccontavano la loro storia.

Avevo trovato la soluzione ai miei disaccordi con il mondo. Ed è così che ho lasciato andare e me la sono cavata. I miei personaggi non sono solo ospiti del mio pensiero, ma consolatori del poco buon senso circostante. Levano da me tutto il meglio che ho, e tolgono quello che non mi serve, offrono ai miei acquerelli ordine e gentilezza, educazione e leggerezza e come un soffio riorganizzano gli spazi prepotenti, che ingordi vogliono riempirsi le tasche. Alcuni personaggi vivono in spazi colorati ed armoniosi, altri invece ancora non sanno adeguarsi e tentano di ostacolare il lavoro. Non sono in collera con loro, ci stanno provando e alla fine riusciranno a trovare il loro spazio.

Il mio surrealismo

I miei primi passi

Sono nata a Sassari il 5 Giugno del 1975. Non mi sono mai ritenuta un artista, bastavano gli altri ad esserlo e la cosa era veramente positiva per me. Ho iniziato a scrivere le mie storie non appena ho stretto amicizia con i Palazzi provvisori, La signora Mognolona, Il Guardiano delle chiavi, Il Tizio senza umidità, L’uomo dalle spalle strette, Il Deserto Invisibile, L’uomo che apprendeva tra i cespugli, L’Abatina.

L’incontro con gli acquerelli

Frequentare L’Istituto d’arte non mi ha resa quella che sono, piuttosto il mio approccio con gli acquerelli è iniziato pian pianino, affiancandomi ad una cara amica con notevole esperienza, da lei ho appreso la calma e la pazienza del risultato ostico che questi mi davano. L’utilizzo degli acquerelli non è argomento da ridere, come diceva il vecchio conte, la sua resa dipende dall’umidità del foglio, e dalle condizioni esterne.

Il protagonista nelle opere

Personaggi chiave: La Signora Mognolona e Il Guardiano delle chiavi

I protagonisti nevralgici delle mie opere sono due: La signora Mognoluna e Il Guardiano delle chiavi. Non a caso, la Signora Mognoluna ha sempre un mogno e il Guardiano delle chiavi ha delle chiavi. Il mogno per me rappresenta la chiusura e le chiavi la scoperta, ma per un caso a me sconosciuto in realtà ognuno di loro è il rovescio della medaglia dell’altro. I loro continui tentativi di aggiornamento vengono sabotati, dal non trovare accordo, quali conseguenze sarà sciogliere un mogno, e quali altre conseguenze porterà aprire una porta?

Esibizioni e riconoscimenti

La mia esperienza espositiva
Ho partecipato ad alcune estemporanee che mi hanno aiutata a velocizzare e tenere sotto controllo lo stress, Ovodda, Arzachena, ecc. “Pittori in piazza” a cura dell’associazione DELOS 2012 e la partecipazione alla celebrazione del centenario Sebastiano Satta 2014, dove ho ricevuto una menzione di merito per “I TRE BANDITI”.

Immagine del mio personaggio ricorrente
La Signora Mognoluna che abita nel palazzo di Altrove.

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